Il governo ha emanato il tanto atteso Decreto energia 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.50 del 1° marzo 2022 e immediatamente in vigore. Stanziati 8 miliardi, di cui 5,5 destinati a far fronte al caro-bollette e il resto andrà a sostegno delle filiere produttive.

L’obiettivo è quello di attenuare gli effetti della decisa impennata dei prezzi energetici: stando ai dati di ADICONSUMI i rincari raggiungono il 65% sulle bollette della luce e il 59% su quelle del gas.

Vediamo in dettaglio le misure previste dal Decreto energia 2022:

  • Annullate, anche per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche
  • Applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 5% sulle bollette del gas
  • Maggiori agevolazioni, relative alle tariffe per l’energia elettrica, ai clienti domestici economicamente più svantaggiati
  • Riconosciuto, per le imprese energivore, un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica
  • Sostegno anche per le imprese gasivore: approvato bonus sotto forma di credito d’imposta, pari al 15% della spesa per l’acquisto di gas

Le semplificazioni per le fonti rinnovabili

Per promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’autoconsumo per imprese, il decreto ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione pari a 267 milioni di euro.

Inoltre, per favorire la produzione di energia in modo autonomo, il decreto prevede:

  • Maggiore semplificazione per l’installazione di pannelli sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali fino a 200 kW
  • Incremento della produzione nazionale di gas
  • Aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas

Più efficienza energetica per le regioni del sud 

Previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione fino al 31 dicembre 2023, per tutte le imprese che effettuano investimenti, volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

A tal proposito, per promuovere l’autoproduzione da fonti rinnovabili è stato messo a disposizione un budget di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2033.

Un passo importante verso una realtà più green per il nostro Paese.

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