ALLARME CARO ENERGIA: QUALI SONO LE PREVISIONI PER IL 2022?
Il prezzo dell’Energia continua a registrare valori record: nel mese di dicembre il PUN, prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, ha raggiunto la media di 280€/MWh, esattamente un +500% rispetto gennaio 2021.
Per quanto riguarda il costo del gas naturale, invece, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha diffuso un comunicato che mostra come da gennaio a dicembre 2021 siamo passati da 21 euro/MWh a 120 euro/MWh. Altro che il 40% in più di cui tanto si parlava a settembre 2021!
Per dimostrare quanto la situazione sia allarmante, di seguito le statistiche riportate dal GME, gestore dei Mercati Energetici.
Tabella 1
Tabella 2
*Nella tabella 1 sono riportati i valori del PUN dell’anno 2020, nella tabella 2 quelli del 2021.
Confrontando i prezzi di Dicembre 2020, quando l’energia si aggirava intorno ai 54€/MWh, e Dicembre 2021, una volta raggiunto il picco di 281,24€, notiamo come il prezzo sia quasi sestuplicato! In base a questi segnali, l’Europa rischia una grave crisi energetica.
Quali sono le previsioni per il 2022?
Per il gas si prevede che il prezzo si modererà in parte nel 2022 e continuerà a scendere nel 2023, anche se su livelli molto elevati, quasi doppi rispetto al 2019.
Il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, tuttavia, rassicura gli italiani con l’attuazione di misure strutturali per ridurre i costi energetici: tagli da 10 miliardi e un raddoppio della produzione nazionale di metano.
“3 miliardi di euro dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette, 1,5 miliardi dalle aste Ets, 1,5 miliardi dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico, da 1 a 2 miliardi dal taglio agli incentivi sull’idroelettrico, 1,5 dalla negoziazione a lungo termine delle rinnovabili” (Roberto Cingolani – Commissione Industria del Senato del 18 gennaio).
Il Ministro ha inoltre sottolineato la necessità di accelerare un piano energetico nazionale che privilegi fonti rinnovabili, non inquinanti, non esauribili e che garantiscano la copertura della maggior parte del fabbisogno energetico diventando fattori attenuanti sui futuri rincari.