Mercato Libero e fine del Mercato Tutelato
Il servizio di maggior tutela è il regime tariffario stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA, ex AEEGSI.
Il processo di liberalizzazione prevede l’eliminazione del servizio di maggior tutela. Per le PMI è terminato il 1° gennaio 2021, le altre microimprese e la generalità dei clienti domestici (es. condomini) non potranno più essere riforniti stabilmente nel servizio di maggior tutela a partire dal 1° aprile 2023. Per le famiglie, sia per l’elettricità che per il gas, il passaggio al mercato libero è previsto entro il 10 gennaio 2024. Coloro che alla data prevista per la fine del tutelato non avranno ancora scelto un proprio gestore potrebbero passare al servizio di salvaguardia. Finora ci sono comunque diverse ipotesi e le modalità di tale passaggio non sono state ancora stabilite in modo definitivo e chiaro.
E’ conveniente il regime di maggior tutela?
E’ difficile dare una risposta a questa domanda; ed una risposta certa non esiste; molto dipende dall'utilizzo che si fa dell'energia elettrica e del gas e dei servizi accessori che vogliamo comprendere nel nostro rapporto di fornitura. In generale il mercato libero consente di risparmiare sulle spese di luce e gas. Oggi chiunque può risparmiare sulla bolletta cambiando operatore gratuitamente e scegliendo la tariffa di luce e gas che meglio si adatta alle proprie esigenze e ai propri consumi. Nel Servizio di Maggior Tutela il prezzo della materia prima è regolamentato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e varia ogni tre mesi.
Nel mercato libero hai la possibilità di scegliere un prezzo bloccato per un determinato periodo di tempo, oppure scegliere un’offerta con prezzo variabile ma con un costo che tiene conto del prezzo reale della materia prima nel corso di ogni singolo mese.
Tuttavia solo pochi italiani hanno deciso di passare dal servizio di maggior tutela al mercato libero. Anche se la liberalizzazione del mercato (2007) ha messo in moto meccanismi virtuosi di concorrenza, è fondamentale che prima di decidere se passare al mercato libero consideriate in modo approfondito non solo le offerte disponibili sul tuo territorio ma anche la trasparenza delle stesse ed il servizio offerto dalla società di vendita.
Da che cosa dipende il prezzo del gas e della luce sul mercato?
Il prezzo del gas varia in base all’andamento dei mercati internazionali dei prodotti petroliferi. Il repentino calo del prezzo del petrolio negli ultimi tempi è causato dall’eccesso di produzione nel mercato petrolifero, cioè la domanda è stata soddisfatta completamente, con la conseguenza che gli eccessi di produzione sono diventati delle riserve. Il prezzo del gas, a livello internazionale, è in continua evoluzione e dipende dalla domanda e dall'offerta del petrolio. Il mercato come accennavamo è quindi in continuo movimento e le variazioni di prezzo possono essere importanti e cambiare a distanza di poco tempo.
Anche il prezzo dell'energia elettrica varia ed è influenzato da molti fattori. In primo luogo il mercato dell'energia si basa sul PUN che è il prezzo unico nazionale, preso come prezzo di riferimento della borsa elettrica. Diversi fattori concorrono alla composizione di questo valore: dalle quotazioni di gas e petrolio, alla domanda di energia elettrica, alla produzione di elettricità da fonti rinnovabili ecc...
Questi fattori sono molto al di sopra delle competenze dei consumatori. Tuttavia, il prezzo del kWh applicato al cliente finale varia in base anche all'offerta sottoscritta.
Che cos’è il Mercato Libero dell’Energia e del Gas?
Alla fine degli anni '90 il Dl. n. 79 del 16 marzo 1999 (decreto Bersani) avvia in Italia il processo di creazione del mercato libero dell'energia. Tale decreto, che recepiva ufficialmente le indicazioni della direttiva comunitaria del 1996 volta alla creazione del Mercato Unico dell'energia in Europa, ha permesso una graduale liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica. Dal luglio 2007 il mercato dell'energia in Italia è completamente liberalizzato, ogni fornitore può decidere di entrare sul mercato in qualsiasi momento e gli utenti possono liberamente decidere a quale fornitore rivolgersi.
Da questo momento con la completa liberalizzazione del mercato ogni consumatore domestico può liberamente decidere da quale fornitore e a quali condizioni acquistare energia elettrica e gas. Prima del 2007, i consumatori non avevano altra scelta che rivolgersi all'impresa di distribuzione locale per la fornitura di luce e gas, che praticava prezzi stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA (ex AEEGSI).
Tale liberalizzazione ha permesso quindi di scegliere il proprio fornitore, cioè quello che riesce a praticare un prezzo vantaggioso e che offre i servizi migliori. Tale possibilità di scelta sta cambiando radicalmente gli equilibri di mercato mettendosi di fatto in moto meccanismi virtuosi di concorrenza a vantaggio dei consumatori finali che hanno la possibilità di scegliere il prezzo più basso e differenti servizi aggiuntivi (come buoni sconto, servizi di manutenzione degli impianti inclusi, offerte correlate alla predisposizione di un impianto fotovoltaico ecc).
Attualmente un utente su quattro si rifornisce nel mercato libero e il numero è in costante crescita. Questo è dovuto ai un generale e progressivo aumento dei prezzi regolamentati e del continuo miglioramento delle offerte presenti sul mercato liberalizzato, motivo per cui il mercato energetico italiano sta vedendo una grande migrazione dal mercato regolamentato al quello libero.
In questo contesto si è palesata l'ipotesi dell'abolizione del prezzo unico nazionale, il PUN, che arriva dalla bozza della strategia energetica nazionale, la SEN. Questo prezzo si forma alla borsa dell'energia elettrica, dove avvengono gli scambi di acquisto e vendita dell'energia. Il PUN deriva dalla media ponderata dei prezzi, registrati ora per ora e nelle varie zone d'Italia. Uno dei possibili scenari potrebbe essere quindi l’abolizione deI PUN (prezzo unico nazionale) che ha un ruolo fondamentale nei mercati essendo il prezzo di riferimento nazionale uniforme. E' per questo che la tariffa del mercato tutelato ed anche le offerte sul mercato libero sono omogenee nel territorio nazionale. Nella realtà però il prezzo può variare a livello zonale, dove per esempio avremo dei picchi di prezzo in Sicilia dovuti alle caratteristiche del territorio e della rete. Se in futuro venisse abolito il PUN, potrebbe cambiare lo scenario, con i prezzi dell'energia variabili anche in base ad ogni singola regione.
Come si fa a passare ad un fornitore del mercato Libero?
ll cambio fornitore è completamente gratuito ed è un semplice passaggio da un gestore all'altro. Una volta inoltrata la richiesta al nuovo fornitore, saranno le due società di vendita ad accordarsi e, in massimo due mesi, il cliente passerà da un'offerta all'altra, senza interruzione del servizio.
La richiesta di cambio fornitore può essere fatta con diverse modalità contattando la società di vendita, anche solo per chiedere maggiori informazioni sulle offerte a disposizione. A prescindere da quale sia la modalità utilizzata per comunicare con il nuovo fornitore, per il cambio di gestore per il gas metano o la luce il cliente dovrà avere a portata di mano i seguenti dati:
- Dati anagrafici dell'intestatario delle bollette
- Codice POD o PDR che trovi in bolletta
- Consumi in Smc/annui per il gas o kW/anno per la luce
- Tipo di utilizzo del gas e della luce
- Indirizzo di fornitura
- Il codice IBAN per la domiciliazione bancaria
Come già riportato in precedenza nel Luglio del 2020 i clienti ancora legati ad un fornitore del mercato tutelato molto probabilmente passeranno automaticamente ad un fornitore di Salvaguardia. Ecco perché è bene che il cliente impari ad orientarsi nel mercato e a confrontare le offerte nel mercato libero, per scegliere la migliore in base alle proprie esigenze.
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