Guida sul Contatore Elettrico della Luce
In questo capitolo analizzeremo le varie tipologie di contatore della luce ed ogni altra informazione utile riferita alla gestione del contatore.
Il contatore è il dispositivo che serve a quantificare il flusso di energia elettrica che viene sfruttata dal cliente finale. Grazie ad un meccanismo a ruote decadiche per i vecchi contatori o ad un display digitale per i nuovi, esso fornisce informazioni precise sulla quantità di energia elettrica consumata, oltre ad altri dati relativi alla fornitura.
I contatori elettromeccanici sono i primi ad essere stati installati. Utilizzano un dispositivo meccanico per conteggiare il consumo: Il funzionamento è garantito da un disco metallico mosso dalla corrente e che ha una velocità proporzionale alla potenza impegnata. Ogni giro del disco rileva e registra una quantitá di elettricità consumata. Ovvero, se il contatore elettrico è impostato a 1 KWh ogni giro, questo significa che l’intera rotazione del disco ha registrato un consumo di 1 KWh. Il contatore registra quanti giri fa il disco grazie ai cilindri di 9 numeri che, girando, mostrano l’indice di consumo.
Il contatore elettronico, ha sostituito il vecchio contatore meccanico, che ha cambiato completamente il rapporto fornitore-cliente con il sistema della telegestione, che permette di gestire il rapporto di fornitura a distanza con semplicità e sicurezza, in quanto le letture vengono trasmesse in automatico ai rispettivi distributori locali. Con i nuovi apparecchi ormai presenti in quasi tutte le abitazioni è possibile eseguire molte operazioni da remoto, come l’attivazione del contatore o l’aumento della potenza impegnata con un semplice comando che parte da una centralina a distanza.Il contatore elettronico è anche più semplice da utilizzare e comprendere rispetto al vecchio contatore meccanico; permette inoltre di effettuare una serie di operazioni che inizialmente, con il contatore meccanico, non erano possibili, come ad esempio distinguere il consumo in base alle 3 fasce orarie: F1, F2 e F3. Per le utenze domestiche standard si richiede generalmente una potenza pari a 3 kW, tuttavia è possibile anche aumentare la potenza qualora il contatore dovesse scattare troppo spesso. Per potenze più elevate viene installato un contatore elettrico trifase, simile al modello monofase.
Chi è il proprietario del contatore elettrico?
Il contatore della luce è di proprietà del distributore (che può essere ad esempio e-distribuzione o Unareti), ovvero colui che consegna al cliente finale l’energia elettrica, attraverso le reti di distribuzione a media e poi a bassa tensione. Il distributore è il gestore della rete di distribuzione e dei contatori, per cui il distributore locale è colui che deve essere contattato in caso di guasti all’impianto. E’ possibile trovare il distributore della propria zona anche sul sito dell’Autorità ARERA.
Il distributore si occupa della parte tecnica relativa alla gestione della rete e dell'attivazione stessa, anche se il cliente finale deve contattare il fornitore con il quale ha il contratto di fornitura per qualsiasi operazione; ad eccezione dei guasti o di un'emergenza. Il numero verde del pronto intervento della società di distribuzione, in caso di bisogno è riportato anche sulla fattura del tuo fornitore.
Come si legge il Contatore elettronico?
Per agevolare la comprensione della lettura del contatore elettronico prendiamo come esempio un contatore fornito da e-distribuzione (ex Enel Distribuzione), che rimane il più diffuso sul territorio. Le sue funzioni sono molto simili ad altri contatori elettronici distribuiti da altre società.
Il contatore elettronico è dotato di un display nella parte frontale. Alla destra del display si trova il pulsante di lettura. Premendo il tasto di lettura del contatore più volte, è possibile visionare tutte le informazioni utili relative ai tuoi consumi. Riportiamo di seguito tutte le informazioni che trovate in sequenza:
- Numero cliente di 9 cifre che identifica l'utenza;
- Fascia oraria entro la quale ci si sta rifornendo al momento della lettura;
- Potenza istantanea assorbita in kW (alcuni contatori non la mostrano);
- La lettura dei consumi nelle tre fasce orarie (A1, A2 e A3 oppure F1, F2 e F3) e della potenza massima registrate dal contatore (P1, P2 e P3);
- La lettura dei consumi e la potenza massima sono visualizzate due volte, una registrazione è del periodo di fatturazione corrente mentre l'altra è relativa al periodo di fatturazione precedente;
- Data e ora;
Nello schema seguente riportiamo le fasce orarie di consumo con i relativi giorni e orari di riferimento
F1 (ore di punta) | Da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 19.00, escluse festività nazionali |
F2 (ore intermedie) | Da lunedì a venerdì dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00; sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse festività nazionali |
F3 (ore fuori punta) | Da lunedì a sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi tutta la giornata |
Che cos’è la potenza istantanea e cosa indicano le luci rosse sul contatore?
La potenza istantanea rileva la potenza utilizzata dai singoli apparecchi e permette di acquisire una maggiore comprensione dei propri consumi. Il valore massimo dell’assorbimento in kW indica la massima potenza istantanea assorbita, indipendentemente dalla fascia oraria. Tali valori si aggiornano automaticamente ogni due minuti. Grazie alla sua funzionalità, il contatore elettronico permette di controllare i propri consumi e sapere quanta energia sia stata effettivamente consumata.
A sinistra del display del contatore gestito da e-distribuzione, ci sono due luci rosse (due led) che danno informazioni sul consumo di energia elettrica. Quando le luci lampeggiano questo significa che il contatore è attivo e in quel momento avviene consumo di energia elettrica. Qualora invece le luci rosse siano accese in modo fisso, vuol dire che non c'è consumo di energia elettrica da almeno 20 minuti. Sotto il pulsante è presente anche un altro tondino, che corrisponde all'interfaccia ottica, utilizzata solo dai tecnici della distribuzione per programmare il contatore o verificarne il funzionamento.
Il contatore elettronico ha inoltre a disposizione un interruttore generale che serve per interrompere o attivare il flusso di energia elettrica. Questa levetta è quella che bisogna azionare se scatta il contatore e se superiamo la potenza disponibile. Se il cliente ha dei precedenti insoluti con il fornitore, quest’ultimo potrà chiedere la sospensione della fornitura e quindi, dopo una prima riduzione di potenza potrà chiudere la fornitura e non sarà più possibile sollevare la levetta del contatore. Nella targa con i dati tecnici, sotto al display viene riportato il numero di matricola del contatore.
Dove trovo e che cos’è il codice POD e il Numero Cliente?
Il POD è tecnicamente il Punto di Prelievo (Point Of Delivery). E’ un codice alfanumerico (composto da 14 o 15 caratteri) che in Italia inizia sempre con “IT” e identifica in modo certo il punto di prelievo, ovvero il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale. Tale codice non cambia anche se si dovesse cambiare venditore.
Nella fattura il codice POD si trova di solito nella prima pagina.
Il Numero Cliente, nella maggior parte dei contatori, è il numero che compare premendo più volte il pulsante. Il codice POD per esteso si visualizza solamente sul display di alcuni modelli ma spesso è possibile risalire al POD dal Numero Cliente riportato sul contatore.
Se il cliente vuole richiedere una voltura o un subentro è importante comunque che riesca a recuperare una vecchia bolletta dell’inquilino precedente. Qualora non si disponga di una vecchia bolletta alcune societá di vendita consentono l'attivazione del contatore anche solo con il numero cliente presente sul display del contatore.
Il POD e il numero cliente devono essere comunicati in tutti i casi in cui si voglia stipulare un nuovo contratto di fornitura, per un subentro e anche per una voltura. In questi casi, i codici vanno comunicati direttamente al tuo fornitore, per l’individuazione del contatore.
N.B. Attenzione a non confondere il codice cliente che troviamo sulla bolletta con il numero cliente presente sul contatore. Il numero cliente che troviamo in bolletta infatti che può essere chiamato anche codice utente o codice cliente, è un numero di riferimento dell'utenza, specifico del proprio fornitore, che viene usato nel loro sistema di dati interno. ed è importante per tutte le comunicazioni tra il cliente e il fornitore stesso perché gli permette di identificarti.
Che cos’è la telegestione e come funziona il contatore?
La telegestione è un sistema di tecnologia avanzata costituito da una serie di dispositivi elettronici interconnessi, incluso un contatore elettronico, che consente la comunicazione bidirezionale tra i contatori installati dal cliente e il centro di gestione. ll sistema permette di gestire e monitorare in maniera puntuale i consumi degli utenti domestici anche con la trasmissione automatica delle letture. L’insieme delle operazioni di tale gestione è in carico al distributore, che nel 90% del territorio italiano è e-distribuzione (ex Enel Distribuzione), da non confondere con le società di vendita Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico. Il sistema del telegestore è composto dai seguenti elementi:
- Contatore elettronico: l'apparecchio che viene utilizzato per misurare i consumi di energia elettrica di ogni utente finale.
- Aggregatore: l'apparecchio collocato nelle cabine di trasformazione di media e bassa tensione che serve a raccogliere i dati forniti dai contatori elettronici ad esso collegati.
- Sistema centrale: il centro remoto di controllo di gestione informatica, dal quale si gestiscono tutti i contatori collegati alla rete elettrica.
La telegestione è alla base dello sviluppo della smart grid, una rete elettrica intelligente simile ad internet, alla quale tutti accedono prelevando oppure fornendo energia prodotta in proprio, ad esempio con un impianto fotovoltaico. Una smart grid è in grado quindi di mettere in comunicazione produttori e consumatori per poter soddisfare le esigenze di consumo e di produzione con flessibilità. Si sta inoltre lavorando alla progettazione di contatori che possano garantire la massima sicurezza informatica (cybersecurity), in modo che vengano protetti anche i dati dei clienti.
Cosa si può fare se il contatore dell’energia elettrica non funziona?
In caso di un effettivo guasto al contatore, il cliente deve chiamare il numero del pronto intervento del distributore locale. Tale contatto è riportato sulla bolletta o in alternativa è possibile trovare il distributore della propria zona sul sito dell’Autorità ARERA. Prima di segnalare un guasto, chiedi una consulenza ad un elettricista o verifica che non ci siano stati degli insoluti relativi a precedenti bollette sollecitate; perché in quel caso il tuo fornitore avrà provveduto a sospendere il servizio. Ricorda che il distributore può essere contattato dal cliente solo in caso di reali guasti perché, nel caso in cui il contatore funzionasse correttamente, gli verrebbero attribuiti i costi legati alla verifica. Quindi in tal caso, dopo aver riscontrato il corretto funzionamento del contatore, il costo a carico del cliente sarà pari a un contributo di 49,70 €, salvo aggiornamenti delle tariffe.
Il cliente può altresì contattare il proprio fornitore. La società di vendita a sua volta trasmetterà la richiesta al distributore locale, proprietario del contatore.
Una volta ricevuta la richiesta di verifica, dal venditore o dal cliente stesso, il distributore avrà 15 giorni per effettuare un controllo al contatore e risolvere il guasto. Se il suddetto controllo dovesse avvenire oltre il termine stabilito per responsabilità del distributore, il cliente riceverà un indennizzo automatico di 35 € per le verifiche realizzate entro 30 giorni dalla richiesta, di 70 € entro 45 giorni e di 105 € oltre 45 giorni. (salvo aggiornamenti dei corrispettivi)
Il cliente dopo un guasto dovrà richiedere in prima persona al distributore il ripristino della fornitura interrotta e quest’ultimo avrà 3 ore di tempo per risolvere la problematica, se la richiesta è avvenuta di giorno, e 4 ore se è stata inviata di sera o di notte. Anche in questo caso, è previsto un indennizzo se il ripristino dovesse essere effettuato in ritardo. Il rimborso sarà di 35 € entro il doppio del tempo e di 70 € entro il triplo del tempo previsto (salvo aggiornamenti dei corrispettivi).
Come faccio a capire la giusta potenza per il contatore di Energia Elettrica?
Un’utenza domestica residente ha solitamente una potenza pari a 3 kW. Ma qualora in casa fossero presenti elettrodomestici energivori, come una caldaia elettrica, forno elettrico, piastre a induzione, lavatrice, ecc. potrebbe non essere sufficiente una potenza di 3 kW.
La potenza del contatore è un dato fondamentale della fornitura. Si misura in chilowatt (kW) ed è indicata nella propria fattura, in genere nella prima o nella seconda pagina, nella sezione "Tipologia di contratto" oppure nei "dati tecnici". Nella bolletta di ERRECI trovi l’indicazione proprio nel riquadro dei dati tecnici dove viene indicata sia la potenza contrattuale impegnata sia la potenza disponibile che è pari al 10% in più rispetto a quella impegnata.
Qualora non fossi in possesso di una bolletta della luce perché magari stai traslocando in una nuova casa, è possibile fare una stima della potenza che può essere necessaria in base alle caratteristiche dell'abitazione. La potenza impegnata è stabilita alla stipula del contratto di fornitura di energia elettrica e bisogna stimarla in funzione degli elettrodomestici presenti in casa.
La scelta della potenza per il contatore domestico non è più limitata a soli quattro scaglioni (1,5 kW - 3 kW - 4,5 kW - 6 kW) come in passato; infatti il cliente finale può scegliere tra un maggior numero di livelli di potenza con aumenti di valore ogni 0,5 kW.
Per valori superiori ai 6 kW l'utenza viene attivata generalmente in trifase ed i limiti degli scaglioni procedono con aumenti di 1 kW. Infatti spesso con l'installazione di una pompa di calore aria/acqua per il riscaldamento domestico, è necessaria una fornitura trifase; poiché tale tecnologia necessita di potenze più elevate. In ogni caso è il distributore che detta le condizioni per i nuovi allacciamenti, limitando a volte la potenza massima impegnata.
Riportiamo di seguito uno schema indicativo che riassume la potenza in kW necessaria per la propria abitazione. E’ altresì implicito che la consulenza di un elettricista sia il modo migliore per richiedere al proprio fornitore la potenza necessaria alle proprie esigenze.
Abitazione | Potenza consigliata |
Piccole abitazioni sprovviste degli elettrodomestici comuni: rustico dotato di frigorifero e illuminazione | 1,5 kW |
Molte delle utenze domestiche, ovvero un’abitazione tipo di circa 100 m² con 3/4 persone, dotata di elettrodomestici di base. | 3 kW |
Qualora vi sia la presenza di condizionatori, congelatore, scaldabagno in una casa di circa 120 m² con 3/4 persone. | 4,5 kW |
Grandi abitazioni con apparecchiature elettriche come asciugatrice, cucina elettrica, pompa di calore ed elettrodomestici di base. | 6 kW |
Casi particolari con apparecchiature elettriche specifiche: presenza di piscine riscaldate o di macchinari energivori | oltre 6 kW |
Ricordiamo che il costo fisso della quota potenza in bolletta è salvo aggiornamenti pari a 21,48 €/kW/anno per tutti gli utenti, che siano essi residenti o non residenti. Tale spesa si trova in fattura, alla voce trasporto e gestione del contatore.
E’ possibile spostare un contatore della luce?
Per effettuare la richiesta di spostamento contatore il cliente deve necessariamente rivolgersi al distributore essendo il gestore della rete, nel caso in cui non vi sia un regolare contratto di fornitura di energia. Se invece il cliente ha un contratto attivo di energia elettrica, potrà rivolgersi direttamente al suo fornitore, che una volta trasmessa la richiesta trasmetterà il relativo preventivo con i costi da sostenere.
Le tempistiche di tutti i passaggi, dall'invio della pratica fino alla realizzazione dei lavori di spostamento del contatore, sono regolate dall'Autorità. Una volta trasmessa la richiesta, il fornitore ha tempo 2 giorni per poter inviare la richiesta al distributore, il quale manderà un tecnico a fare il sopralluogo. Il distributore avrà a sua volta tempo 20 giorni lavorativi per inviare il preventivo per lo spostamento del contatore. Per accettare il preventivo, il cliente può trasmettere al fornitore una copia del preventivo firmato pagando direttamente l’ammontare dei costi del preventivo. Una volta accettato il preventivo e saldato l’importo il distributore avrà 15 giorni di tempo per realizzare lavori semplici e 60 per lavori complessi.
I contenuti pubblicati nelle presenti guide sono liberamente rielaborati e reperiti online su portali d’informazione come arera.it, servizioelettriconazionale.it, ed i principali organi d'informazione giornalistici.
ERRECI s.r.l. si impegna nel continuo lavoro di aggiornamento dei contenuti di queste pagine. Peraltro si ricorda ai lettori che il contenuto esiste unicamente a scopo informativo e non ha natura di comunicazione ufficiale. Qualora uno qualsiasi dei testi, informazioni, dati pubblicati e collegamenti ad altri siti Web risultino errati, incompleti o non aggiornati ERRECI s.r.l. non sarà responsabile per errori o omissioni di alcun tipo o per qualsiasi danno diretto, indiretto o accidentale che possa derivare dall'accesso o dall'uso di informazioni pubblicate sul sito Web oppure dall'accesso o dall'uso di qualsiasi materiale trovato in altri siti Web. Per verifiche ed approfondimenti si rimanda al sito web dell'Autorità di regolazione http://www.arera.it.