In questo capitolo vedremo come fare la lettura del vecchio contatore e del display di quello elettronico, dove si trova il numero di matricola e il codice PDR, come richiedere lo spostamento o l’attivazione e cosa succede al contatore in caso di trasloco o di cambio di fornitore.

Il modello di contatore per la misurazione del gas metano, che sta progressivamente scomparendo per la sostituzione dei più moderni contatori elettronici era del tipo a membrana, chiamato anche a pareti deformabili.


Il funzionamento dello stesso era, ed è basato per coloro che avessero ancora tale contatore, sul movimento alternato di due camere interne che, grazie a questo movimento alternato, permettono al quadrante di aggiornare il consumo di gas. Quindi ogni volta che le camere si riempiono e si svuotano registrano una precisa quantità di gas naturale riportando la quantità consumata sul display. Per portate di gas maggiori, esistono anche contatori a pistoni rotanti e a turbina. Le varie tipologie di contatori vengono distinte sulla base della capacità di misurazione massima, chiamata anche calibro o portata.

Per quanto riguarda il contatore gas elettronico la principale differenza è la presenza del display digitale.

L’operatività dei recenti contatori è simile a quelli più vecchi, con la principale differenza che i consumi vengono registrati ed indicati su un display digitale, che permette anche di visualizzare altre informazioni utili. In diversi apparecchi è presente anche un'elettrovalvola che intercetta il flusso di gas e che può essere comandata a distanza.

Tra i vantaggi di questi contatori riportiamo:

  • telecontrollo da remoto
  • telelettura a distanza
  • misurazione più precisa e affidabile
  • display elettronico con varie informazioni a disposizione del cliente

Il principale beneficio per i clienti sarà la lettura dei consumi che avverrà da remoto, rendendo superfluo il passaggio del tecnico letturista a casa e la comunicazione periodica della lettura da parte del cliente.

I contatori riescono a misurare il volume di gas che passa nell'apparecchio stesso, alle condizioni di temperatura e pressione in cui si trova. Gli apparecchi consentono quindi di sapere esattamente quanti metri cubi di gas sono stati consumati dall'utente. Alcuni contatori di gas moderni, soprattutto quelli più grandi, vengono dotati di un correttore volumetrico, in particolar modo quando i consumi sono molto elevati. In questi casi si applicano specifiche sonde di pressione e di temperatura che convertono il volume misurato nelle condizioni standard. Quindi in questo caso il consumo viene misurato in standard metri cubi (Smc), come stabilito dall'Autorità con la Delibera 159/08 e s.m.i. In fattura potrebbero essere riportati i metri cubi misurati dal contatore (mc) che andranno poi moltiplicati per il coefficiente C (che varia in base all’ubicazione geografica del contatore), allo scopo di ottenere il numero di metri cubi standard (Smc).

Il distributore locale è il proprietario del contatore del gas, così come quello dell'energia elettrica. Il distributore è anche il soggetto incaricato di portare il gas nell'ultimo tratto della filiera fino a casa tua e gestisce anche tutti i contatori ad esso collegati. In Italia ci sono molte società di distribuzione, le principali sono: 2i Rete Gas, Inrete (gruppo Hera), Ireti (gruppo Iren) e Unareti (gruppo A2A). Il tuo distributore locale è sempre il medesimo anche se passi ad un altro fornitore di gas; dopo la liberalizzazione del mercato infatti le due attività, distribuzione e vendita, sono state separate.

La lettura del contatore del gas viene sempre effettuata dal distributore locale, che poi comunica i dati al fornitore per la fatturazione. Questo avviene in determinati periodi durante l’anno, ed è quindi importante che anche il cliente comunichi le letture del proprio contatore qualora lo stesso non sia elettronico o non sia ancora stato attivato il servizio di telelettura. 

Il cliente deve contattare il distributore qualora vi sia una perdita di gas oppure un guasto al contatore. Il distributore può essere contattato direttamente dal cliente anche nel caso di operazioni da effettuare sul contatore (spostamento, verifica...) solo se questo è chiuso e non c'è un contratto in essere. Se invece l'utenza è attiva, il cliente deve rivolgersi al suo fornitore.

La lettura regolare del contatore del gas come già accennato, viene effettuata dal distributore locale, che gestisce il contatore. Per i clienti domestici, la lettura deve essere rilevata almeno una volta all'anno. In particolare la cadenza è così rilevata:

  • minimo 1 volta all’anno, per i consumi fino a 500 Smc/anno
  • minimo 1 volta ogni 6 mesi, per i consumi compresi tra 501 e 5.000 Smc/anno
  • 1 volta al mese, per i consumi superiori a 5.000 Smc/anno (esclusi i mesi in cui il consumo storico è inferiore del 90% rispetto a quello medio mensile)

Esistono 3 tipologie di letture del contatore del gas:

  • L'autolettura che viene effettuata dal cliente per tenere aggiornata la bolletta con i consumi reali
  • La lettura rilevata dal distributore che poi viene comunicata al fornitore per l'emissione della bolletta
  • La lettura stimata che in assenza di lettura effettiva viene calcolata sulla base dei consumi storici del cliente o del presunto consumo in base a quanto dichiarato dal cliente.

Quando la lettura non viene acquisita dal distributore locale il fornitore è costretto a fatturare la bolletta con la lettura stimata, calcolandola in base ai consumi storici precedenti. In seguito, quando è disponibile la lettura reale, viene emessa una bolletta di conguaglio per calcolare la differenza tra i consumi stimati ed effettivi.

Nel contatore meccanico il consumo di gas è visibile dai numeri che ruotano sul quadrante nero. Per la lettura dovrai comunicare solamente le cifre a sinistra della virgola, senza gli zeri iniziali. Le cifre dopo la virgola ruotano più velocemente e non contano ai fini della lettura. A volte i decimali sono rossi, come puoi vedere nell'immagine qui sotto.

Per effettuare l'autolettura del contatore del gas elettronico (un esempio riportato nell’immagine successiva) bisogna premere il pulsante per visualizzare il consumo in m3

Il display è generalmente spento e per attivarlo basta premere il pulsante accanto. In base ai vari modelli dovrai azionare diverse volte il pulsante fino a che non sarà visibile il consumo di gas espresso in metri cubi (m3). In alcuni casi se sono presenti più pulsanti, quello da premere per accendere il display è il verde (tasto centrale nella foto riportata come esempio).

Anche nel contatore elettronico per l'autolettura sarà necessario comunicare solo le cifre prima della virgola, senza i decimali; qualora non siano state trasmesse in automatico con il servizio di telelettura o qualora non sia stato ancora attivato dal distributore il servizio stesso.

L'autolettura deve essere trasmessa in una finestra temporale precisa, prima dell'emissione della fattura da parte del fornitore. La maggior parte dei fornitori rendono disponibili diversi canali per inviare l'autolettura e sono sempre indicati in fattura; controlla quindi sulla tua bolletta del gas quando e come è possibile comunicare l’autolettura. I nostri riferimenti sono indicati nella prima pagina della fattura (Con ERRECI hai tempo dal 25 fino all’ultimo giorno del mese per indicarci i numeri del tuo contatore).

Il PDR è l'acronimo di punto di riconsegna e identifica il punto di fornitura.

Questo codice corrisponde alla posizione fisica del tuo contatore del gas e viene assegnato a quella utenza al momento dell'allacciamento alla rete nazionale che trasporta il metano. Questo codice, qualora dovesse cambiare il nome dell'intestatario dell'utenza o il fornitore, è sempre lo stesso e non cambia mai, perché non identifica la persona ma la posizione geografica.

Il PDR è sempre composto da 14 cifre: le prime 4 determinano il distributore locale, mentre le altre il codice relativo all'utente. Ricorda che il PDR è sempre riportato nella bolletta del gas o sul display del contatore, se questo è elettronico. Qualora sia necessario sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura, per un subentro o una voltura, oppure per un cambio di fornitore, dovrai indicare il codice PDR. 

Per i contatori elettronici è possibile visionare il PDR sul display, premendo semplicemente il pulsante.Se non hai una bolletta dell'utenza o non puoi visionare sul display il codice PDR, allora l'unica soluzione è inviare una richiesta scritta, al tuo distributore locale.

E’ possibile altresì attivare il contatore del gas solo comunicando al proprio fornitore la matricola del contatore. 

Ogni contatore è riconosciuto grazie a un numero che si chiama matricola. Questo è il codice univoco che identifica il tuo contatore ed è definito dal produttore del misuratore. Ogni contatore ha una matricola diversa che ha di solito da 6 a 8 cifre, in base ai vari modelli ed è sempre segnata sul contatore.

La matricola del contatore del gas è indicata sull'apparecchio stesso, nei dati di targa. Di seguito abbiamo riportato alcuni esempi di contatori dove puoi vedere dove è segnato il numero di matricola a seconda del modello di contatore.

Esempio 1. Il numero di Matricola è preceduto da No. ed è riportato anche sotto il codice a barre

  1. Il numero di Matricola è preceduto da No.

Esempio 2. Il numero di matricola è indicato sotto la lettura ed è seguito dall’anno di installazione

Il numero di matricola è indicato sotto la lettura

Esempio 3. Il numero di matricola è indicato solo sotto il codice a barre in alto a destra

Il numero di matricola è indicato sotto il codice a barre

Esempio 4. Il numero di matricola è preceduto da Nr. o No. sotto il consumo

Il numero di matricola è preceduto da Nr. o No.

Esempio 5. Il numero di matricola del contatore elettronico

Nei modelli elettronici il numero di matricola potrebbe essere preceduto da 3 o 4 lettere.

La matricola del contatore della SAMGAS e di 2i Rete Gas

Puoi trovare la matricola anche sulla bolletta del gas, nel riquadro dove sono indicati i dati o caratteristiche della fornitura. Alcuni venditori riportano la dicitura "Numero di contatore" mentre altri riportano proprio Matricola contatore.

Esistono sul mercato molte tipologie di contatori che si distinguono in varie classi, contraddistinte dalla lettera G, in funzione della portata del dispositivo.

La portata volumetrica indica proprio la quantità di gas che passa attraverso il contatore in un'unità di tempo stabilita e viene misurata in metri cubi all'ora.

La potenza termica, che viene chiamata anche portata termica, si misura in kW e dipende dalle apparecchiature presenti che utilizzano il gas: caldaia, cucina a gas...

Riportiamo di seguito alcune delle classi utilizzate: 

 

CLASSE Portata min

m³/h

Portata nominale

m³/h

Portata max

m³/h

Potenza termica

kW

Contatori per uso domestico
G4 (contatore domestico più diffuso) 0,04 4 6 38
G6 0,06 6 10 58
G10 (contatore per uso condominio) 0,1 10 16 96
Contatori impiegati per uso industriale (consumi elevati)
G16 0,16 16 25 154
G65 0,65 65 100 624
G100 1 100 160 960
G250 2,5 250 400 2400
G1000 10 1 000 1 600 9600
G6500 65 6 500 10 000 62400

I contatori domestici di gas naturale presenti nelle nostre case sono generalmente di classe G4, mentre quelli dei condomini sono in genere di classe G10 o superiori. Esistono anche altre classi oltre a quelle visionabili in tabella, per portate intermedie.

Nel 2013 è iniziata la sostituzione dei contatori meccanici del gas metano con i moderni apparecchi di tipo elettronico.

L'Autorità ARERA come da proprie competenze, ha stabilito le modalità e le tempistiche della sostituzione, obbligando tutti i distributori locali a sostituire gradualmente i contatori.

Ogni contatore trasmetterà i dati ad un centro operativo, collegato attraverso tecnologie wireless, ossia senza cavi.

Tale struttura preleverà le informazioni per poi trasmetterle periodicamente ai fornitori che emettono le fatture. Elenchiamo di seguito alcune informazioni pratiche che tutti dovrebbero sapere riguardo la sostituzione del contatore del gas.

  • L'operazione della sostituzione non prevede alcun costo per i clienti e dura circa due ore.
  • Non viene richiesto né denaro né la visione delle bollette del gas.
  • Il cliente deve essere informato della sostituzione.
  • L'appuntamento deve essere comunicato con almeno 10 giorni in anticipo.
    Il cliente può spostare l'appuntamento fissato.
  • La presenza del cliente o di un suo delegato è preferibile nonché obbligata se il contatore è dentro casa o all’interno della proprietà.
  • Il tecnico sarà riconoscibile grazie ad un tesserino della società di distribuzione locale.
  • Alla fine viene redatto un verbale, con riportato il consumo del contatore sostituito.

Al momento della sostituzione del contatore, potresti farti consegnare un documento con il valore dei metri cubi di consumo di gas, al fine di evitare eventuali problemi nella successiva fatturazione. Alcuni distributori rilasciano per prassi un documento che certifica il lavoro eseguito ed il consumo rilevato

Nei moderni contatori è presente un display elettronico simile a quello dei contatori dell'energia elettrica. Il display consente di visualizzare una serie di dati, che possono essere importanti, sia per sapere il proprio consumo, sia per effettuare operazioni come subentro, voltura...

Vi sono modelli che oltre ad indicare il codice PDR permettono di visualizzare uno storico del consumo di gas degli ultimi mesi. La principale differenza, nonché innovazione per i clienti finali è la lettura dei consumi a distanza da parte del distributore locale come avviene per i contatori di energia elettrica. Nel menu principale sono indicate generalmente diverse informazioni tra cui:

  • Il consumo di gas
  • Il codice PDR
  • Lo stato della valvola
  • La data della chiusura del periodo precedente
  • La portata massima
  • Eventuali problemi

Nell'immagine sottostante il display mostra lo stato della valvola che rileva il gas: aperta o chiusa. In condizioni normali di utilizzo la valvola è nello stato "aperto" e la sua chiusura può essere comandata anche a distanza.

Il display mostra lo stato della valvola del gas

Se senti un odore di gas per prima cosa, è consigliabile chiudere il rubinetto generale dell'impianto, per evitare una dispersione. Questo si può trovare in casa, vicino alla cucina a gas o in prossimità della caldaia. In alternativa è possibile chiudere il rubinetto situato proprio sul contatore del gas (a volte è presente solamente questo come unico rubinetto generale).

Successivamente dovrai contattare il servizio di pronto intervento del tuo distributore locale. 

A prescindere dal proprio fornitore di gas, sarà in ogni caso la stessa società di distribuzione che deve provvedere a risolvere un guasto sulla rete o sul contatore, ed il numero verde da chiamare per le emergenze o i guasti è sempre riportato in fattura.

Puoi anche contattare il distributore locale competente cercando lo stesso sul sito dell’Autorità.

Inizialmente bisogna sapere a chi è necessario rivolgersi per l’inoltro della richiesta per lo spostamento del contatore.

  • Contatore chiuso: il gas non è attivo, significa che non c'è alcun contratto in essere; in questo caso devi contattare il distributore locale tramite fax o email.
  • Contatore aperto: il gas è attivo ed in questo caso devi richiedere lo spostamento al tuo fornitore.

Una volta trasmessa la richiesta, verrai contattato per il sopralluogo effettuato da un tecnico del distributore per verificare la fattibilità dell'intervento. Successivamente riceverai un preventivo, con le disposizioni tecniche per i lavori da eseguire ed i costi a carico del cliente. Dopo l'accettazione del preventivo da parte del cliente, con il saldo dello stesso, verranno eseguiti i lavori.

Il costo dipende dai lavori necessari per lo spostamento e può variare anche di molto (generalmente da circa 150 € per lavori semplici fino a 1000 € e oltre in casi più complessi, in base alle opere da realizzare).

Il contatore del gas rimane nell'abitazione e non può essere trasferito in un'altra casa, in quanto ogni contatore è associato a una matricola, collegata ad un PDR (punto di riconsegna) che identifica un punto preciso in cui viene servito il gas. Pertanto nel caso in cui nella vecchia casa stia entrando un nuovo inquilino, questo dovrà necessariamente effettuare la voltura del contratto di gas con il tuo fornitore. Qualora la casa rimanesse sfitta, oppure in vendita, ti consigliamo di inviare la disdetta del contratto per chiudere il contatore del gas. Il nuovo proprietario successivamente dovrà chiedere un subentro (attivazione) ad un qualsiasi fornitore che opera nella zona.

Il discorso è analogo per la tua nuova casa, ossia se il contatore è attivo dovrai richiedere una voltura al fornitore del precedente inquilino. Successivamente, una volta che la bolletta è intestata a tuo nome, potrai cambiare fornitore, senza alcun costo e senza interruzioni nella fornitura. Qualora il contatore fosse chiuso dovrai invece procedere con un subentro (attivazione), scegliendo un qualsiasi fornitore che opera nella tua zona con la tariffa più conveniente e il servizio migliore. Il contatore del gas viene chiuso con un apposito sigillo, che può essere rimosso solo dal tecnico del distributore incaricato, che interverrà previa richiesta del tuo fornitore una volta stipulato un contratto.

 



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