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Il 1° gennaio 2024 è terminato il mercato tutelato per il gas.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, inizialmente la fine della tutela era stata fissata al primo aprile 2024, ma l’Autorità Arera ha prorogato al primo luglio 2024. Per quella scadenza, i clienti che nel frattempo non avranno scelto un operatore sul mercato libero verranno trasferiti al cosiddetto servizio a tutele graduali per garantire un passaggio verso la completa liberalizzazione dei mercati energetici.

Che cos’è il servizio a tutele graduali?

Si tratta del servizio predisposto dall’Arera per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica dopo la rimozione della tutela e durerà al massimo tre anni. Rientrano in via automatica nel servizio a tutele graduali, tutti i clienti domestici che non hanno un venditore sul mercato libero e che non avranno individuato un operatore del mercato libero da qui a luglio.

Come faccio a capire se il mio fornitore opera ancora nel mercato tutelato?

Basta prendere l’ultima bolletta e verificare l’informazione contenuta all’interno (tutela o mercato libero). Se la dicitura indica “Servizio di maggior tutela” si può quindi decidere di individuare un nuovo fornitore che opera nel mercato libero, oppure non si opera nessuna scelta: in questo caso, si verrà traferiti al servizio a tutele graduali da luglio.

Come si deciderà l’assegnazione al nuovo servizio a tutele graduali?

L’assegnazione sarà stabilita tramite un’asta che si è svolta lo scorso 10 gennaio e in base alla quale sono stati individuati gli operatori aggiudicatari del nuovo servizio che scatterà da luglio nelle 26 aree in cui è stato suddiviso il territorio italiano:

Cambierà qualcosa da qui a luglio per gli utenti?

No, ma in qualsiasi momento si potrà passare al mercato libero valutando le diverse proposte disponibili. Se, invece, si deciderà di rimanere nella maggior tutela, a partire da luglio, con la prima bolletta utile, gli utenti sapranno a quale operatore sono stati assegnati e a quale tariffa saranno assoggettati.

Cosa succede se non si opera alcuna scelta?

Non esiste alcun rischio né ci saranno interruzioni della fornitura e in qualsiasi momenti si potrà optare per un’offerta sul mercato libero.

Passa al mercato libero con Erreci

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Il cambio dell’operatore è completamente gratuito e non comporta nessuna interruzione della fornitura luce e/o gas.

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Fra i bonus confermati per quest’anno rientra anche il bonus bollette, destinato a coprire i costi di luce e gas, ma c’è una novità. Nel 2024 l’agevolazione sarà riservata a una fetta ridotta di cittadini.

Addio alla soglia potenziata

Dal 1° gennaio 2024, dopo oltre due anni di misure straordinarie, la soglia di accesso Isee al bonus sociale (lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico o fisico) è tornato ad essere pari a 9.530 euro per i nuclei familiari con meno di 4 figli a carico e 20.000 euro per i nuclei familiari più numerosi con almeno 4 figli a carico.

Come ricordiamo, infatti, negli scorsi anni il requisito reddituale è stato più volte potenziato, al fine di ampliare la platea di beneficiari. In particolare, nel 2022 l’asticella è stata portata prima a 12mila euro e poi a 15mila. Nel 2023, invece, è stata innalzata la soglia per le famiglie numerose che è salita così a 30mila euro.

L’ARERA, ha provveduto, inoltre, a modificare gli importi del bonus bollette per raggiungere una riduzione del 30% della spesa prevista per l’energia elettrica e del 15% di quella per il gas.

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A seguito degli eventi metereologici eccezionali che hanno colpito il territorio della Toscana informiamo i nostri clienti delle misure straordinarie che l’ARERA ha previsto per fronteggiare l’emergenza nei territori comunali di cui all’allegato (rif. Ordinanza commissariale n. 98 del 15/11/2023 Regione Toscana).

Tali misure sono state emanate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con la delibera 519/2023/R/com e prevedono che dal 02/11/2023 siano applicate le seguenti agevolazioni:

–    la sospensione dei termini di pagamento delle fatture emesse o da emettere con scadenza a partire dal 2 novembre 2023, comprese le eventuali fatture relative ai corrispettivi previsti per l’allacciamento, l’attivazione, la disattivazione, la voltura o il subentro;
–    al fine di garantire la fruizione dei servizi essenziali nelle aree colpite, che non si applichi la disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedentemente alla data del 2 novembre 2023.

Per comunicare eventuali modifiche di domicilio al fine del corretto recapito delle fatture o avvisi è possibile contattare il numero  0331 354554 oppure inviare un’e-mail a energia@erreci.info



Le truffe telefoniche relative alle tariffe luce e gas sono tra le più frequenti: per questo motivo, è bene conoscere quali comportamenti mettere in atto per evitare possibili problemi alle proprie utenze.

LE 3 TRUFFE TELEFONICHE PIU’ DIFFUSE

Rispondi al telefono e dall’altra parte un operatore si presenta. C’è chi propone un’offerta, chi ti dice di lavorare per un grande gruppo come Enel oppure chi lavora proprio per Erreci Luce & Gas.

Fai attenzione però, dietro a queste telefonate potrebbe presentarsi una truffa.

Ecco le più diffuse:

  • La truffa dei codici in bolletta: quando un operatore al telefono ti chiede di fornirgli i codici presenti in bolletta diffida dalle sue buone intenzioni. Solitamente vengono richiesti questi dati per poterli utilizzare per richiedere il cambio operatore senza il tuo effettivo consenso.
  • La truffa del sì: in alcuni casi, l’operatore non chiede direttamente dati o informazioni, ma pone delle domande di circostanza per farti pronunciare “sì”, “d’accordo” o “accetto”. In questo modo, sfrutteranno la registrazione della chiamata per confermare che hai aderito all’offerta.
  • La truffa dell’offerta in scadenza o del cambio di mercato: l’operatore, in questo caso, finge di lavorare per Erreci Luce & Gas e di avvertirti della scadenza delle condizioni economiche o di cambiamenti imminenti a causa del passaggio da mercato di maggior tutela a libero. Durante la chiamata avverte di tutte le possibili conseguenze; solitamente aumento dei costi e disagi di diverso tipo. Come soluzione al problema, proporrà un’offerta più conveniente che, se attivata in quel momento garantisce ulteriori sconti e vantaggi. Ovviamente è tutto falso.

I CONSIGLI PER EVITARE LE TRUFFE TELEFONICHE:

Per smascherare una truffa telefonica basta seguire alcuni semplici accorgimenti capaci di tutelarti in qualsiasi evenienza.

  • Verifica il numero di telefono: noi di Erreci Luce & Gas ti chiamiamo esclusivamente dal numero 0331 354554 oppure ti scriviamo via mail dall’indirizzo energia@erreci.info
  • Verifica la documentazione: l’operatore è sempre tenuto a fornirti tutta la documentazione necessaria. Richiedergliela è un buon metodo per scoprire se si tratta di una truffa o di una proposta seria.
  • Verifica come hanno ottenuto le informazioni su di te: se la persona al telefono conosce alcuni dei tuoi dati personali è tuo diritto chiedere dove li ha ottenuti.
  • Non fornire alcun dato: non comunicare alcuna informazione personale (Codice Fiscale, IBAN, POD o PDR).
  • Non rispondere in modo affermativo: non dire “sì”, “accetto” oppure “certo”. Queste parole potrebbero essere la causa di un’offerta luce e/o gas che non sapevi di aver attivato.

CON ERRECI LUCE & GAS PUOI STARE TRANQUILLO

Con Erreci Luce & Gas non riceverai mai nessuna proposta contrattuale tramite telefono, a meno che non sarai tu stesso a contattarci. Anche in questo caso però ti invieremo tutta la documentazione necessaria via mail e non servono conferme telefoniche di alcun genere.

Se ricevete chiamate da operatori che vogliono proporvi un contratto con Erreci Luce & Gas informateci subito perché potreste essere vittime di una truffa!



Il prezzo del gas è tornato sotto quota 100 €/MWh e rassicura l’Europa sia per quanto riguarda un probabile calo del prezzo delle bollette, sia per il rilancio delle borse.

In base alle quotazioni del Title transfer facility (Ttf) di Amsterdam (benchmark olandese che determina le quotazioni del combustibile fossile venduto in Europa) il prezzo del gas è sceso a 93 €/MWh, in calo di circa il 70% rispetto il picco di 350 registrato ad agosto.

A spingere adesso le quotazioni al ribasso è un mix di fattori:

  • Gli stoccaggi europei sono pieni, grazie alle misure di emergenza attuate dagli Stati membri in risposta alla crisi energetica e al taglio delle forniture dalla Russia
  • I bassi consumi industriali (-22% a ottobre rispetto allo stesso periodo del 2021) e le temperature miti di ottobre che hanno permesso di posticipare l’accensione dei riscaldamenti.

Proiettandoci però ai prossimi mesi, i valori cambiano: per il gas in consegna a dicembre 2022 e nei primi mesi del 2023 i prezzi sul Ttf salgono a 130-140 €/MWh.

Il quadro di oggi non deve far perdere di vista i rischi per i mesi invernali

Ma in Italia ci sarà abbastanza gas per superare tutto l’inverno? Come emerge dalle simulazioni Ispi Datalab (Istituto per gli studi di politica internazionale), il nostro Paese potrebbe avere molte difficoltà ad arrivare a fine inverno senza intaccare le risorse strategiche nazionali e senza svuotare del tutto gli stoccaggi.

Quando arriverà il freddo e si accenderà il riscaldamento, il prezzo del gas riprenderà a salire di nuovo. Nei giorni più freddi dell’inverno, l’Italia può arrivare a consumare 400 milioni di metri cubi di gas al giorno: metà arriva dalla rete e metà arriva dalle scorte che si sono fatte durante la bella stagione. Se l’inverno avrà molti giorni di gelo, senza il gas russo a fine febbraio o i primi di marzo avremo esaurito le scorte; dovremo, quindi, tagliare i consumi.

E il prezzo dell’energia elettrica?

Il prezzo del gas all’ingrosso influenza anche il prezzo dell’energia elettrica che viene prodotta, in molti casi, utilizzando il gas naturale come materia prima. Un calo del costo del gas è, quindi, da considerare come una buona notizia.

Ad ottobre la media del PUN è pari a 211€/MWh: non si vedeva un valore così da febbraio 2022!

Nonostante le buone notizie, è comunque troppo presto per cantare vittoria, la crisi energetica è ben lontana dall’essere terminata. Le quotazioni, infatti, sono ancora elevate e l’instabilità dei mercati negli ultimi mesi non garantisce l’assenza di ulteriori picchi. In ogni caso, per il prossimo futuro potremo registrare un atteso alleggerimento delle bollette.

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La situazione economica del continente Europeo è cambiata drasticamente dall’inizio del 2022, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Il cambiamento non è stato positivo. Oltre i danni umanitari, le conseguenze economiche della guerra hanno riguardato un forte aumento dei prezzi, soprattutto nel comparto dell’energia. I governi hanno cercato di mantenere bassi i prezzi spendendo decine di miliardi di euro, ma non può bastare: l’autunno e l’inverno incombono e serve pensare in termini di emergenza.

ENERGIA ELETTRICA, PREZZI ALLE STELLE

Il prezzo dell’energia continua a registrare valori record: nel mese di luglio il PUN (prezzo unico nazionale) sta registrando una media di 433€/MWh, esattamente un +320% rispetto a luglio 2021.

A dimostrazione di quanto la situazione sia allarmante, di seguito esponiamo le statistiche riportate dal GME (Gestore dei Mercati Energetici).

Tabella 1: valori del PUN dell’anno 2022

Tabelle 2: valori del PUN dell’anno 2021

Secondo i dati forniti in seguito ad un’analisi eseguita dall’Ufficio studi Cgia, quest’anno le imprese subiranno forti rincari sul prezzo di gas e luce. In particolare, la somma si aggira intorno ai 105,9 miliardi di euro.

L’Ufficio studi Cgia ha ipotizzato la somma tenendo conto per il 2022, gli stessi consumi registrati nel 2019, ma applicando per l’intero 2022 le tariffe medie di luce e gas sostenute dagli italiani durante questi ultimi sei mesi.

Nella fattispecie, se nel 2019 il costo medio dell’energia elettrica era di 52€/MWh, durante i primi sei mesi del 2022 la somma ha toccato i 250€/MWh (+378%). Con un consumo medio di 217.334 GWh, il prezzo da pagare per le imprese è stato di 35,9 miliardi di euro. Nel 2022, secondo questi parametri, la soglia di prezzo da pagare sarà di 108,5 miliardi di euro. Si tratta di una differenza di 72,6 miliardi di euro.

Se si pensava di aver raggiunto un picco storico del prezzo dell’energia a marzo (308€/MWh), a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, ad oggi la situazione è veramente preoccupante: luglio sta registrando una media di 433€/MWh, si tratta di un ulteriore aumento del +40% nell’arco di soli tre mesi.

Sono prezzi mai visti fino ad ora e, purtroppo, la tendenza non registra diminuzioni, ma un costante e graduale aumento: ad oggi, martedì 26 luglio, il PUN è di 521€/MWh. L’ energia elettrica sta diventando un vero e proprio bene di lusso.

Di seguito la media del PUN registrato nel mese di luglio:

ATTENZIONE AI CONSUMI

Nella speranza di avere in futuro un momento storico più favorevole per quanto riguarda i costi dell’energia, è importante, soprattutto in questo periodo, cercare di risparmiare il più possibile sui consumi energetici, adottando piccole accortezze quotidiane.

A incidere maggiormente sui bilanci familiari è l’utilizzo che facciamo degli elettrodomestici. Il primo consiglio è quindi, quello di preferire elettrodomestici di classe energetica alta, cercando di ottimizzare e usare in modo intelligente quelli che consumano di più. Scopri come risparmiare sui consumi estivi.

Lo stesso vale per le aziende, dove i consumi di energia elettrica sono sicuramente più consistenti. Il consiglio è quello di modificare le cattive abitudini e adottare pratiche più consone, ad esempio spegnere le luci quando non sono necessarie, sfruttare la luce naturale quanto più possibile, spegnere le apparecchiature per ufficio durante la notte o i fine settimana ed eseguire una manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento.

ESISTE UNA SOLUZIONE?

Contro il caro energia una soluzione c’è: il sole.

Le energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, sono una valida soluzione contro il caro energia soprattutto per le aziende, dove i consumi sono elevati e le bollette particolarmente salate.

L’altra società del gruppo Erreci (Erreci Impianti) si occupa proprio di soluzioni per l’efficienza energetica a livello industriale.

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo energia@erreci.info



Risparmiare sulle bollette, tutelare l’ambiente e contribuire a ridurre la dipendenza dal gas metano anche con l’utilizzo intelligente dei condizionatori.

La crisi energetica, iniziata negli ultimi mesi del 2021 e aggravata dalla guerra in corso in Ucraina, morde sempre di più. Il rischio è che, soprattutto in un’estate che si annuncia particolarmente torrida, l’utilizzazione dei condizionatori possa portare a un vero salasso per le famiglie italiane. Eppure, è possibile utilizzarli in maniera intelligente, risparmiando anche il 50%.

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha stilato una lista di consigli contro il caro bollette nel periodo estivo. Si calcola che, con un utilizzo ottimale dei condizionatori, è possibile risparmiare fino a 1,8 miliardi di metri cubi di gas, vale a dire circa il 2,5% del consumo totale dell’anno 2021.

Risparmia acquistando i condizionatori più efficienti

Il primo suggerimento riguarda la classe energetica. Acquistare un condizionatore di classe superiore alla A permette un risparmio notevole in bolletta, oltre a ridurre le emissioni di CO2.

“Se anche solo il 5% delle famiglie sostituisse il proprio condizionatore energivoro con un modello alla massima efficienza, si potrebbe ottenere un risparmio di 180 milioni di kWh elettrici, corrispondenti a 14 milioni di m3 di gas in un anno”, aggiunge Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.

Ricordiamo, inoltre, che esistono varie forme di incentivo introdotte per incoraggiare la sostituzione dei vecchi impianti e installare modelli ad alta efficienza energetica. Tra questi vi sono le detrazioni fiscali del 50% (bonus casa) e, a determinate condizioni, del 65% (eco-bonus). Lo stesso vale per l’installazione delle pompe di calore, se destinate a sostituire il vecchio impianto.

Importante è anche la tecnologia inverter: la velocità di rotazione del compressore è regolata costantemente e, oltre ad avere prestazioni ottimali, adegua la potenza refrigerante a seconda dell’effettiva necessità. Si tratta di modelli che costano un po’ di più, ma il consumo energetico è nettamente inferiore.

Utilizza il condizionatore in modo ottimale

Importante è imparare a utilizzare i condizionatori nella maniera più intelligente. Enea, mediante l’utilizzazione di un software di calcolo dinamico orario, ha mostrato come soltanto pochi gradi in più, da 26° a 28° gradi, permettono un risparmio in bolletta del 25%. Nella maggior parte dei casi, infatti, basta semplicemente che la temperatura interna sia inferiore di 3-4 gradi rispetto a quella esterna, e a volte può essere sufficiente anche soltanto la ‘deumidificazione’.

Fondamentale è anche il posizionamento. Il condizionatore va sempre installato nella parte più alta della parete, perché l’aria fredda tende a scendere, e non va mai posizionato dietro tende o divani, perché si crea un effetto barriera che fa lavorare di più la macchina.

Chiudere porte e finestre è ovviamente decisivo: quanta più aria calda entra nel locale climatizzato, tanto più il condizionatore consuma energia e la bolletta cresce.

Infine, la manutenzione: un apparecchio ben funzionante è un apparecchio che consuma di meno. Per risparmiare in bolletta, è dunque utile pulire ventole e filtri dell’aria e controllare e isolare termicamente i tubi del circuito del gas per evitare inutili dispersioni.

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In data 16 maggio 2022 Erreci e Repower hanno firmato un accordo di collaborazione che prevede l’ingresso di Repower nel capitale di Erreci e la definizione congiunta di un piano di sviluppo volto a rafforzare l’attività svolta dai due gruppi nell’ambito della transizione energetica, in particolare nell’installazione di impianti fotovoltaici e di altri interventi di efficientamento energetico.

Repower Italia fa parte di un gruppo fondato nel 1904 in Svizzera e opera sul mercato italiano dal 2002. Fornisce energia elettrica, gas, servizi di efficienza energetica e soluzioni per la mobilità elettrica alle piccole e medie imprese. Con un fatturato di gruppo che nel 2021 ha superato i 3 miliardi di euro, Repower Italia ha contribuito con un valore di affari che ha superato i 2 miliardi di euro.

“Siamo entusiasti di avere trovato il partner giusto che potrà affiancarci nel nostro percorso di sviluppo, permettendoci di rafforzare il nostro ruolo in questa fondamentale fase della transazione energetica. Questo accordo mette noi, i nostri clienti e tutto il nostro personale nella condizione di realizzare il nostro importante piano di sviluppo con il supporto di un gruppo energetico di grande forza ed affidabilità, la nostra ambizione è diventare insieme a Repower un riferimento per il fotovoltaico a livello nazionale” hanno commentato Alessandro e Roberto Rosanna e Andrea Dieci, Soci di Erreci.

“Questa operazione conferma il ruolo di Repower a fianco dei propri clienti nell’ambito della transizione energetica, allargando ulteriormente la propria presenza nelle rinnovabili in Italia” ha dichiarato Fabio Bocchiola, country manager Repower Italia. “Grazie all’esperienza di Erreci – prosegue Bocchiola – oggi siamo in grado di rivolgerci alla Piccola e Media Impresa, ampliando la nostra offerta agli impianti fotovoltaici e facendo confluire queste soluzioni in un portafoglio ampio e diversificato garantendo i nostri elevati standard di qualità”.

Si apre dunque un nuovo ed entusiasmante capitolo per il gruppo Erreci, che affronteremo con la dedizione e la professionalità che da sempre ci contraddistinguono.



Sono esattamente 27 i punti su cui il Governo Draghi è intervenuto con il nuovo Decreto Energia, che cerca di porre un freno ai pesantissimi rincari sul fronte energetico, causati prima dall’aumento del prezzo delle materie prime e poi colpiti da una pericolosa accelerazione come effetto della guerra in Ucraina.

Il testo del Decreto, approvato dal Governo il 18 marzo, conta su un totale di 4,4 miliardi di euro di risorse, che si aggiungono ai circa 16 miliardi già introdotti dal governo dalla scorsa estate contro il caro energia.

A differenza degli scorsi provvedimenti (vedi Decreto Energia pubblicato il 1° marzo), gran parte dei nuovi interventi non saranno finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico.

DECRETO ENERGIA 2022, I PRINCIPALI INTERVENTI

ELETTRICITA’ E GAS

Le nuove misure governative estendono i crediti d’imposta anche alle imprese non energivore. Nel dettaglio, le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW potranno godere di un credito d’imposta pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022.

Inoltre, con il decreto-legge, aumenta l’agevolazione fiscale:

  • Dal 20% al 25% per le industrie energivore
  • Dal 15% al 20% per le industrie gasivore

Ma la grande novità è la possibilità, per le imprese, di cedere il credito ad altri soggetti; compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Poi la rateizzazione delle bollette: “Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche – si leggeva nel testo della bozza -, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a 24”.

Inoltre, dal 1° aprile a 31 dicembre 2022 il valore Isee di accesso ai bonus sociali elettricità e gas viene innalzato da 8.265 a 12.000 euro.

CARBURANTI

Il Governo interviene sulle accise, riducendo di 25 centesimi il prezzo al litro di benzina e gasolio. La misura sarà temporanea, durando fino alla fine di aprile.

Inoltre, il Decreto Energia 2022 agisce sul cosiddetto Bonus carburante, una formula di benefit aziendale che l’impresa può assegnare gratuitamente ai dipendenti per fare rifornimento di carburante auto.

Alcuni interventi sono poi mirati al sostegno dell’autotrasporto nazionale. Tra questi: l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro con cui mitigare gli effetti del caro benzina, e il rifinanziamento degli incentivi “marebonus” e “ferrobonus”

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Il decreto include un programma di accelerazione sul fronte delle fonti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico: l’obiettivo è quello di facilitare al massimo l’espansione di tecnologie fotovoltaiche per autoconsumo per impianti fino a 200.000 kW.

Produrre la propria elettricità “in casa” grazie ad un impianto fotovoltaico, permette di abbattere i costi in bolletta limitando i prelievi dalla rete e producendo al tempo stesso energia elettrica pulita.

Noi di Erreci offriamo servizi di progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti per il fotovoltaico da oltre trent’anni.

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Il governo ha emanato il tanto atteso Decreto energia 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.50 del 1° marzo 2022 e immediatamente in vigore. Stanziati 8 miliardi, di cui 5,5 destinati a far fronte al caro-bollette e il resto andrà a sostegno delle filiere produttive.

L’obiettivo è quello di attenuare gli effetti della decisa impennata dei prezzi energetici: stando ai dati di ADICONSUMI i rincari raggiungono il 65% sulle bollette della luce e il 59% su quelle del gas.

Vediamo in dettaglio le misure previste dal Decreto energia 2022:

  • Annullate, anche per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche
  • Applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 5% sulle bollette del gas
  • Maggiori agevolazioni, relative alle tariffe per l’energia elettrica, ai clienti domestici economicamente più svantaggiati
  • Riconosciuto, per le imprese energivore, un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica
  • Sostegno anche per le imprese gasivore: approvato bonus sotto forma di credito d’imposta, pari al 15% della spesa per l’acquisto di gas

Le semplificazioni per le fonti rinnovabili

Per promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’autoconsumo per imprese, il decreto ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione pari a 267 milioni di euro.

Inoltre, per favorire la produzione di energia in modo autonomo, il decreto prevede:

  • Maggiore semplificazione per l’installazione di pannelli sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali fino a 200 kW
  • Incremento della produzione nazionale di gas
  • Aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas

Più efficienza energetica per le regioni del sud 

Previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione fino al 31 dicembre 2023, per tutte le imprese che effettuano investimenti, volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

A tal proposito, per promuovere l’autoproduzione da fonti rinnovabili è stato messo a disposizione un budget di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2033.

Un passo importante verso una realtà più green per il nostro Paese.

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Vuoi abbattere i costi delle bollette della tua azienda? Scegli Erreci e installa anche tu un impianto fotovoltaico.

Affidarsi all’esperienza e alle capacità tecniche di un buon fornitore è sempre molto importante: noi di Erreci offriamo servizi di progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti per il fotovoltaico da oltre trent’anni.

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A fronte del vertiginoso aumento del prezzo dell’Energia registrato negli ultimi mesi, è stato approvato un nuovo Decreto Energia che prevede il rinnovo e l’introduzione di ulteriori misure per contenere il caro bollette di luce e gas a sostegno delle famiglie e imprese.

Ricordiamo che a Dicembre il PUN, prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, ha registrato il picco di 281,24€/MWh, esattamente un +500% rispetto all’anno precedente (vedi articolo “Allarme caro energia: quali sono le previsioni per il 2022”).

Le norme introdotte mirano a sostenere la ripresa economica e a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno dispiego. Le misure ammontano a quasi 8 miliardi di euro, di cui circa 5,5 saranno destinati al caro energia e la restante parte invece a sostegno di quei settori che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

Riconfermate le misure adottate già per il primo trimestre:

  • Azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità
  • Aliquota IVA del 5% sulle somministrazioni di gas metano
  • Rafforzamento delle agevolazioni per i clienti domestici economicamente svantaggiati (bonus sociale)

A queste si aggiungono:

– contributo per le imprese energivore pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022;

– contributo per le imprese gasivore pari al 15 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel primo trimestre solare dell’anno 2022.

VERSO UNA PRODUZIONE NAZIONALE DI GAS

Tra gli obiettivi anche l’intervento sulla produzione nazionale  con lo scopo di diminuire il rapporto importazione/esportazione: «Abbiamo visto che sui giacimenti esistenti, quindi senza fare nuove trivellazioni saremo in grado di tirare altri 2,2 miliardi all’incirca di metri cubi. Quindi, fra ciò che è già in produzione e ciò che possiamo aumentare, possiamo arrivare a un portafogli di circa 5 miliardi di metri cubi» – Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica.

LE AGEVOLAZIONI PER LE RINNOVABILI

Il decreto include un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle fonti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico: l’obiettivo è quello di facilitare al massimo l’espansione di tecnologie fotovoltaiche per autoconsumo per impianti fino a 200.000 kW.

Un passo importante per proseguire nella rivoluzione green dell’Italia!

Produrre la propria elettricità “in casa” grazie ad un impianto fotovoltaico, infatti, permette di abbattere i costi in bolletta limitando i prelievi dalla rete e producendo al tempo stesso energia elettrica pulita.

Lo sapevi che Erreci è anche installatore di impianti fotovoltaici? Visita il nostro sito www.erreciimpianti.info e scopri tutte le soluzioni per aziende e famiglie.

 



Il prezzo dell’Energia continua a registrare valori record: nel mese di dicembre il PUN, prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, ha raggiunto la media di 280€/MWh, esattamente un +500% rispetto gennaio 2021.

Per quanto riguarda il costo del gas naturale, invece, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha diffuso un comunicato che mostra come da gennaio a dicembre 2021 siamo passati da 21 euro/MWh a 120 euro/MWh. Altro che il 40% in più di cui tanto si parlava a settembre 2021!

Per dimostrare quanto la situazione sia allarmante, di seguito le statistiche riportate dal GME, gestore dei Mercati Energetici.

Tabella 1

 

Tabella 2

*Nella tabella 1 sono riportati i valori del PUN dell’anno 2020, nella tabella 2 quelli del 2021.

Confrontando i prezzi di Dicembre 2020, quando l’energia si aggirava intorno ai 54€/MWh, e Dicembre 2021, una volta raggiunto il picco di 281,24€, notiamo come il prezzo sia quasi sestuplicato! In base a questi segnali, l’Europa rischia una grave crisi energetica.

Quali sono le previsioni per il 2022?

Per il gas si prevede che il prezzo si modererà in parte nel 2022 e continuerà a scendere nel 2023, anche se su livelli molto elevati, quasi doppi rispetto al 2019.

Il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, tuttavia, rassicura gli italiani con l’attuazione di misure strutturali per ridurre i costi energetici: tagli da 10 miliardi e un raddoppio della produzione nazionale di metano.

“3 miliardi di euro dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette, 1,5 miliardi dalle aste Ets, 1,5 miliardi dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico, da 1 a 2 miliardi dal taglio agli incentivi sull’idroelettrico, 1,5 dalla negoziazione a lungo termine delle rinnovabili” (Roberto Cingolani – Commissione Industria del Senato del 18 gennaio).

Il Ministro ha inoltre sottolineato la necessità di accelerare un piano energetico nazionale che privilegi fonti rinnovabili, non inquinanti, non esauribili e che garantiscano la copertura della maggior parte del fabbisogno energetico diventando fattori attenuanti sui futuri rincari.



Gse offre un nuovo servizio per promuovere la mobilità sostenibile e ricarica intelligente dei veicoli elettrici

Fino al 31 dicembre 2023 sarà possibile aumentare gratuitamente la potenza delle utenze private fino a 6 kW per ricaricare i veicoli elettrici durante la notte, la domenica e  festivi senza costi fissi aggiuntivi.

Il servizio, erogato dal Gse, permette ai possessori di un veicolo elettrico di fare richiesta online, fino al 30 aprile 2023, accedendo all’area clienti del sito istituzionale.

Quali sono i requisiti per l’accesso?

La domanda può essere presentata sia da utenti domestici che non domestici rispettando alcuni requisiti fondamentali:

  1. La potenza impegnata deve essere non inferiore a 2 kW e non superiore a 4,5 kW
  2. La connessione deve essere in bassa tensione (BT)
  3. Il contatore installato, a cui è allacciato il dispositivo di ricarica, deve essere elettronico telegestito, di prima o di seconda generazione.

Come richiedere l’incentivo

Il richiedente potrà gestire la pratica in piena autonomia collegandosi  all’area clienti GSE  senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica.

Installare una wall box a casa tua

La transizione verso la mobilità sostenibile è in atto ed entro il 2032 il 50% delle auto vendute nel mondo sarà elettrica. La wallbox è uno strumento progettato proprio per permettere una ricarica veloce, comoda e sicura e installarla a casa tua oggi è davvero conveniente.

Viene facilmente montata a parete nel garage o sotto una pensilina e può essere integrata all’impianto elettrico esistente senza dover effettuare particolari lavori di adattamento ad esclusione dell’aumento di potenza del contatore esistente.

Per scoprire maggiori informazioni, visita la sezione ricarica veicoli elettrici sul sito GSE.



Dopo un aumento progressivo che è iniziato a partire dal mese di luglio 2021 ed è esploso a settembre, le bollette degli italiani subiranno un +29,8% per l’energia e un +14,4% per il gas nel mese di ottobre.

E’ stato stimato che quest’anno una famiglia – tipo spenderà circa 631 euro per l’elettricità, cioè un +30% rispetto al 2020, e 1130 euro per il gas, cioè un 15% in più sempre rispetto all’anno scorso.

E sembrano non esserci cali in vista: secondo l’Autorità i prezzi rimarranno alti per tutto l’inverno e inizieranno a scendere forse solo intorno alla prossima primavera.

Il Governo ha previsto un piano da 5 miliardi per cercare di contenere l’impatto per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese adottando una serie di misure per il quarto trimestre 2021 (dal primo di ottobre al 31 dicembre 2021):

  1. Taglio totale degli oneri di sistema nella bolletta elettrica per le utenze domestiche fino a 16 kW e PMI in bassa tensione;
  2. Bonus sociali energia e gas per i nuclei famigliari con Isee al di sotto di 8.265 euro annui, per i nuclei famigliari numerosi (Isee entro i 20.000 euro e almeno 4 figli), per i percettori del reddito (o della pensione) di cittadinanza, per coloro che si trovano in gravi condizioni di salute;
  3. Taglio dell’Iva nella bolletta gas che passerà dal 10 o 22% al 5%.

A cosa sono dovuti questi aumenti?

Le cause di questi aumenti sono diverse, prima fra tutte la maggiore domanda per la ripresa economica, la scarsità di riserve disponibili  per cause tecniche (inverno più lungo che ha richiesto più consumi) e geopolitiche (la Russia ha rallentato le forniture verso l’Europa aumentandole verso la Cina) e, non meno importante, l’aumento del prezzo dei permessi di emissioni della CO2.

Esiste una soluzione

In questo contesto esiste solo una soluzione: il sole. Produrre la propria elettricità “in casa” grazie ad un impianto fotovoltaico permette di abbattere i costi in bolletta limitando i prelievi dalla rete e producendo al tempo stesso energia elettrica pulita.

Inoltre, installando un sistema ibrido o una semplice caldaia a condensazione sostituendo la tua vecchia, i consumi vengono ottimizzati, registrando, di conseguenza, un consistente risparmio nella bolletta gas.

Per chi decide di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione esistono alcune agevolazioni:

  • Superbonus 110%: sostituzione caldaia, impianto fotovoltaico e batteria d’accumulo;
  • Detrazione fiscale 50%: impianto fotovoltaico e batteria d’accumulo senzza interventi trainanti;
  • Detrazione fiscale 65%: per specifici interventi di efficienza energetica tra cui l’installazione di pompe di calore, scaldacqua a pompa di calore, generatori ibridi.

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“Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, questo trimestre aumenterà addirittura del 40%” – Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica.

Le parole pronunciate da Cingolani dal palco di un convegno Cgil in Liguria sono tutto fuorché confortanti per le famiglie e imprese italiane.

Secondo l’ultimo rapporto del GME a luglio 2021 il PUN (prezzo unico nazionale) aveva già raggiunto il suo record storico a 102,66 €/MWh, con una crescita del 170% sul 2020 e del 21,1% su giugno 2021.

 

Qual è la motivazione di questi rialzi?

Le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall’autorità per l’energia sulla base del costo delle materie prime come il gas e dal costo della CO2.

Pertanto, il ritorno delle aziende a pieno regime, con conseguente aumento del consumo di energia, e l’aumento dei costi dei permessi per l’emissione di CO2, hanno causato l’impennata dei prezzi delle materie prime.

 

Energia rinnovabile come soluzione

L’Italia non è un Paese energeticamente autosufficiente e ogni anno è obbligato ad importare grandi quantità di fonti di energia fossile e rinnovabile per sopperire al proprio fabbisogno e produrre energia elettrica.

L’accelerazione alla transizione energetica, incentivando la produzione di energia verde, rinnovabile e a basso impatto ambientale, diventa ancor più importante e indispensabile.

E quale energia verde è più facilmente praticabile nel paese del sole? Quella fotovoltaica.

 

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È arrivato l’ok ufficiale dell’Ecofin al PNRR italiano che conferma l’effettiva proroga per la fruizione del Superbonus 110%: sì quindi alla scadenza al 30 giugno 2022 anche per gli edifici unifamiliari.

Per l’occasione Erreci ha progettato una formula pensata per chi intende riqualificare energeticamente la propria abitazione a costo zero.

Come?

Grazie allo sconto in fattura totale: l’intervento è coperto dallo sconto in fattura applicato direttamente da Erreci S.r.l.

Cosa comprende il pacchetto?

Una soluzione ideale per realizzare interventi di efficientamento energetico senza dover effettuare opere edilizie molto invasive:

  1. Installazione di un nuovo impianto fotovoltaico e sistema di accumulo;
  2. Sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente con pompa di calore o impianto ibrido;
  3. Installazione Wall box per la ricarica di auto elettriche;
  4. Studi di fattibilità, asseverazione e pratiche burocratiche per garantire un intervento efficace e rapido.

 

 

Perchè Erreci Smart 110?

Perché riqualificare la tua casa non è mai stato così conveniente:

  1. Miglioramento energetico: pompa di calore e impianto fotovoltaico permettono di migliorare nettamente la classe energetica della casa;
  2. Rapidità: tempi rapidi di realizzazione e completa gestione delle pratiche autorizzative entro i termini previsti dalla normativa;
  3. Qualità: grazie ad oltre 30 anni di esperienza nel settore, abbiamo individuato soluzioni tecniche efficaci e affidabili scegliendo solo tra i migliori prodotti sul mercato;
  4. Costo zero: sconto in fattura totale.

L’opportunità è davvero grande per lasciarsela sfuggire!

Contattaci per ricevere maggiori informazioni e approfitta di una consulenza gratuita. Telefona allo 0331 341963 scrivi una mail a fotovoltaico@erreci.info.



ARERA scende in campo per rendere più comprensibili i contratti luce e gas nel mercato libero e non solo. Con la delibera 426/2020/R/com dello scorso ottobre 2020, l’Autorità ha infatti chiarito i nuovi requisiti necessari che le schede contrattuali dovranno presentare.

Per adeguarsi, le compagnie hanno tempo fino al 1 luglio 2021. Con la scadenza che si avvicina, quindi, cerchiamo di capire quali sono le nuove caratteristiche che avrà un contratto di fornitura gas e luce.

Contratti luce e gas mercato libero: i nuovi obblighi informativi

La delibera di ARERA spinge verso una maggiore semplificazione dei contratti. Le novità principali sono tre:

  • Tutti i contenuti dell’accordo, da ora in avanti, verranno inclusi in una nuova Scheda sintetica;
  • Saranno presenti indicatori di prezzo che faciliteranno il confronto tra le varie offerte luce e gas;
  • Ogni variazione delle condizioni economiche verrà comunicata in modo più chiaro e immediato.

Queste modifiche al Codice di Condotta Commerciale avranno il compito di aiutare consumatori e PMI a scegliere tra le tante tariffe luce e gas. Sono proprio questi i soggetti che, a partire dal 2023, effettueranno definitivamente il passaggio al mercato libero. La trasparenza comunicativa, pertanto, diventa un tema più che mai centrale.

L’obiettivo è quello di introdurre modifiche che consentano una migliore comprensione delle condizioni economiche e contrattuali. A tutto vantaggio dell’utente finale. La maggiore trasparenza, infatti, è uno dei punti chiave del mercato libero dell’energia e del gas.

Decidere se firmare o meno i contratti luce e gas da luglio è più semplice.

L’introduzione della Scheda sintetica

Una delle novità più importanti introdotte da ARERA è senza dubbio la Scheda sintetica. Si tratta di un documento da consegnare a tutti i clienti che:

  • Per l’elettricità, sono alimentati in bassa tensione;
  • Per il gas, registrano consumi fino a 200.000 Smc/anno.

Nella scheda, vengono riassunti tutti gli elementi informativi legati all’offerta, in un formato che la stessa Autorità definisce “standardizzato e comprensibile”.

Tra i dati che dovranno essere necessariamente inseriti nella scheda, rientrano:

  • Identità e recapiti del venditore;
  • Denominazione commerciale;
  • Codice dell’offerta;
  • Validità temporale;
  • Durata contrattuale;
  • Metodi e tempistiche di fatturazione;
  • Descrizione sintetica degli eventuali sconti;
  • Indicazione di prodotti o servizi aggiuntivi;
  • Garanzie richieste al cliente (se presenti);
  • Tempi e modi per esercitare il diritto al ripensamento;
  • Codice identificativo o nominativo dell’agente commerciale.

Grazie a questo documento, pertanto, sarà più semplice comprendere i dettagli del servizio desiderato, per una scelta più libera e consapevole.

I nuovi indicatori sintetici di prezzo

Tra le informazioni più preziose della nuova scheda introdotta da ARERA ci sono gli indicatori sintetici di prezzo. Si tratta di parametri relativi alla materia prima energia o gas naturale, ovvero tutti gli elementi diversi da costi per il trasporto, gestione del contatore e oneri di sistema.

Gli indicatori offriranno una sintesi dei prezzi per la materia energia e gas, ovvero il parametro pubblicizzato dai fornitori nelle loro offerte. Il dato dovrà essere espresso in €/anno (con la voce “Costo fisso anno”), €/kWh ed €/Smc (con la voce “Costo per consumi”). Quest’ultimo dato verrà differenziato a seconda che si tratti di offerte a prezzo fisso o variabile. Nel caso delle offerte di energia elettrica, verrà inserito anche l’indicatore “Costo per potenza impegnata”, espresso in €/kWh.

Infine, per i clienti domestici, la Scheda sintetica presenterà la stima della spesa annua da sostenere al netto di imposte e tasse. Il dato verrà diversificato per i differenti livelli di profilo cliente e consumo.

Gli indicatori sintetici di prezzo permettono di confrontare le offerte luce e gas.

Scadenza contratti luce e gas: la nuova disciplina

Interessanti sono le iniziative prese a tutela del consumatore in caso di variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali.

Una volta stipulato l’accordo, infatti, ogni cambiamento effettuato da parte del fornitore deve essere anticipato da un preavviso di tre mesi. Alla comunicazione deve essere accompagnata una stima della spesa annua per i successivi 12 mesi (al netto di imposte e tasse).

Se il contratto prevede evoluzioni automatiche delle condizioni (ad esempio dopo la scadenza dei bonus iniziali), viene comunque introdotto un nuovo obbligo di comunicazione in caso di:

  • Aumenti determinati dal venditore;
  • Scadenze di sconti;
  • Passaggio tra tariffa fissa a variabile.

Nel caso di variazioni della scadenza o riduzione di sconti non legati all’andamento del mercato all’ingrosso, deve essere inserita una stima monetaria. Si tratta di informazioni dovute ai clienti domestici e commerciali.

Ogni possibile irregolarità riscontrata nelle procedure comunicative appena descritta, farà scattare un indennizzo automatico per il cliente finale. Sia in caso di variazioni unilaterali (casistica peraltro già prevista), che per le evoluzioni automatiche.

Altri interventi di ARERA

Grazie agli interventi segnalati, la fornitura di energia elettrica e le tariffe gas diventeranno quindi molto più comprensibili e trasparenti. Ma non basta, perché l’Autorità introdurrà ulteriori interventi che puntano a migliorare l’efficienza del Codice di condotta commerciale. Tra gli altri, sono previsti miglioramenti di:

  • Criteri di presentazione dei prezzi;
  • Riallineamento dei riferimenti alla regolazione vigente;
  • Rispetto maggiore delle normative.

La nuova disciplina di comunicazione dei prezzi consentirà di evitare comportamenti opportunistici dei fornitori durante la presentazione delle condizioni economiche. In altre parole, le offerte gas e luce verranno presentate in modo più conveniente e chiaro.

I nuovi contratti luce e gas portano a una semplificazione delle informazioni.

Erreci, la scelta green per le offerte luce e gas

La mancanza di trasparenza e chiarezza è uno degli attuali limiti del mercato libero, uno degli scogli che spinge ancora molti utenti a rimanere nel mercato tutelato, evitando di cambiare fornitore. Affidarsi a operatori seri e responsabili, pertanto, è fondamentale. Come Erreci, che propone offerte luce e gas per la casa e forniture per le imprese.

Utilizziamo solo energia verde certificata, con tariffe costantemente aggiornate e allineate alle migliori condizioni di mercato. Per maggiori informazioni, telefona allo 0331 354554, o sfrutta i riferimenti della pagina Contatti.



Il decreto legge Semplificazioni (DL 31 maggio 2021 n. 77) modifica la disciplina del Superbonus 110 %, facilitando l’accesso ai benefici e diminuendo i tempi del procedimento. Il decreto è intitolato “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”. Come si può intuire, include al suo interno le regole di attuazione del PNRR.

Con riferimento al Superbonus, in ogni caso, questi sono i provvedimenti più importanti:

  • Non è più richiesta l’attestazione dello stato legittimo;
  • Gli interventi ammessi sono quelli di manutenzione straordinaria;
  • Tra gli interventi trainati rientra anche l’eliminazione di barriere architettoniche;
  • Si può usufruire del bonus anche se si eliminano barriere architettoniche in edifici dove non abitano over 65 o disabili;
  • Il limite di spesa per Onlus, Organismi di vigilanza e Associazioni di promozione sociale viene modificato.

Le semplificazioni del Superbonus al 110%: basta la CILA

Tra le novità del DL Semplificazioni, c’è la possibilità di iniziare i lavori presentando solo la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata). Quest’ultimo è un documento che viene rilasciato, anche in forma digitale, dall’ufficio tecnico del Comune.

Pertanto, è possibile cominciare la ristrutturazione senza dover attestare gli estremi dello stato legittimo dell’immobile. A meno di irregolarità riscontrate nell’edificio. Si tratta di una modifica che può far risparmiare almeno tre mesi, ovvero il tempo medio di produzione dell’attestazione. Secondo il Ministero della Pubblica Amministrazione, inoltre, l’eliminazione di questo passaggio porterà a un risparmio di € 110 milioni di adempimenti burocratici.

dl semplificazioni superbonus

Come funzionano i nuovi termini di decadenza del Superbonus al 110 %

Il comma 13-ter del decreto legge pubblicato da poco in Gazzetta Ufficiale specifica i nuovi termini di decadenza delle agevolazioni. In particolare, il bonus può essere revocato in caso di:

  • Mancata presentazione della CILA;
  • Realizzazione di interventi differenti da quelli descritti nella CILA;
  • Assenza dell’attestazione del titolo abitativo o dell’epoca di realizzazione degli edifici;
  • Attestazioni false.

Inoltre, l’eliminazione della presentazione dello stato legittimo degli immobili non deve essere intesa come un condono. Ogni valutazione sulla legittimità dell’edificio, infatti, resta impregiudicata.

Proroga della scadenza secondo il Decreto Semplificazioni

Per quanto riguarda il tema delle scadenze, il decreto Semplificazioni va ad aggiornare quanto già espresso dal D.L 59/2021 e dalla legge di conversione del decreto Sostegni.

La data del 31 dicembre 2022, entro la quale dovevano corrispondere le spese per i condomini, rimane come termine generale. A questa, però, si aggiungono le seguenti modifiche:

  • Gli immobili con due o quattro unità immobiliari ricadono nella scadenza già indicata. Se al 30 giugno 2022 i lavori eseguiti raggiungono il completamento del 60%, la detrazione spetta anche per spese sostenute fino al 31 dicembre 2022;
  • Per IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) e altri istituti, è prevista una proroga di 6 mesi. Gli interventi agevolati che alla data del 30 giugno 2023 risultano completati almeno al 60%, potranno godere di detrazioni al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023;
  • Non sono previste proroghe per edifici unifamiliari, cooperative, Onlus, associazioni sportive e dilettantistiche. Il termine ultimo, in questi casi, è fissato al 30 giugno 2022.

Le novità sulle barriere architettoniche

Oltre alla sostituzione della CILA, il decreto Semplificazioni porta con sé altre novità di rilievo. Tra le altre, quella relativa alle barriere architettoniche, la cui eliminazione diventa un intervento trainato dal super sismabonus, e non solo dal super ecobonus.

È possibile quindi accedere alla detrazione del 110 % anche per gli interventi che vanno a eliminare le barriere architettoniche, se realizzate congiuntamente a opere che migliorano la tenuta sismica degli edifici. Anche in questi casi, poi, sarà possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, per una spesa massima di € 96.000.

Per ultimo, va detto che i benefici fiscali legati alla rimozione delle barriere architettoniche valgono pure in edifici dove non abitano over 65 o disabili.

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I limiti di spesa aggiornati per Onlus, Odv e Aps

Novità riguardano poi Onlus, Organismi di vigilanza e Associazioni di promozione sociale. I nuovi interventi vogliono portare a una distribuzione dei benefici più equa, che riguardi quindi anche le organizzazioni non lucrative. Nello specifico, gli interventi coinvolgono le attività di questo tipo che:

  • Svolgono attività socio-sanitarie;
  • Sono guidate da un consiglio di amministrazione i cui membri non percepiscono compensi;
  • Posseggono immobili delle categorie catastali B/1 e D/4.

In questi casi, il limite di spesa ammesso alle detrazioni deve essere moltiplicato per il rapporto tra superficie complessiva dell’immobile coinvolto e la superficie media di una unità abitativa immobiliare.

Le opportunità del Superbonus 110% da cogliere al volo con Erreci

Erreci è già fortemente impegnata a offrire servizi legati al Superbonus 110 %. Tra gli altri, è possibile rivolgersi ai nostri esperti per interventi come:

  • Installazione di impianti fotovoltaici e batterie;
  • Montaggio di pompe di calore;
  • Allacciamento di colonnine di ricarica per auto elettriche.

Grazie agli interventi previsti dal Decreto Semplificazioni, ora, è ancora più semplice e rapido approfittare di tutte le opportunità del Superbonus 110 %. Per maggiori informazioni, potete telefonare allo 0331 354554, o sfruttare tutti i riferimenti inclusi nella pagina Contatti.



Ci siamo! Il passaggio al mercato libero per piccole e  microimprese, iniziato lo scorso gennaio, si concluderà a partire dal 1 di luglio 2021. Da quella data, quindi, verrà decretata la fine del mercato tutelato.

In qualunque caso, si tratta di un appuntamento a cui è essenziale arrivare pronti. Ecco quindi una rapida guida con tutte le info da conoscere per non farsi trovare impreparati, e sfruttare al meglio le offerte presenti sul mercato.

Cosa succede se non si passa al mercato libero?

Con la fine della proroga del mercato tutelato, e l’arrivo in pianta stabile del mercato libero,  le piccole e microimprese dovranno scegliere un operatore energia e gas entro il 1 di luglio 2021.

Che succede se non si passa al mercato libero entro quella data? Ecco un riepilogo:

  • È bene ribadire con forza che non ci saranno interruzioni della fornitura di energia elettrica e gas;
  • Il mancato passaggio a un nuovo operatore non comporta sanzioni o penalizzazioni;
  • Le forniture saranno garantite per il tempo necessario a scegliere un nuovo fornitore;
  • Nel momento in cui si sceglie, sarà il nuovo operatore a provvedere alla chiusura del contratto con il fornitore precedente. Anche in questo caso, non sono previsti costi per l’utente finale.

Se non si provvede a scegliere un nuovo operatore, infine, si verrà indirizzati verso il cosiddetto “Servizio di salvaguardia“. Questo verrà garantito da vari operatori tramite procedure di gara gestite dall’Acquirente Unico (ovvero la società garante delle forniture ai piccoli consumatori).

Cosa possono fare ora le imprese e microimprese?

Se hai un’azienda,  puoi approfittare fin da subito dell’ offerta di energia e gas per le imprese di Erreci, e delle nostre forniture trasparenti e competitive. Utilizziamo solo energia verde certificata e proponiamo tariffe per il gas naturale a prezzo bloccato.

Per maggiori informazioni, telefona  allo 0331 354554. Oppure mandaci la tua richiesta attraverso i riferimenti che trovi nella pagina Contatti.



Vuoi un impianto fotovoltaico per la tua azienda?

La soluzione c’è: fotovoltaico in bolletta!

Come funziona?

La procedura è molto semplice.

Potrai beneficiare di un pagamento dell’impianto spalmato in bolletta e ottenere anche una fornitura di energia elettrica prodotta unicamente da fonti rinnovabili ad un prezzo conveniente e trasparente.

Cosa comprende l’offerta?

  1. Impianto fotovoltaico garantito fino a 25 anni
  2. Assistenza e manutenzione per i primi tre anni inclusa
  3. Pagamento dilazionato in 36 rate mensili
  4. Servizio di conservazione digitale del fascicolo tecnico dell’impianto negli archivi Erreci

Quali sono i benefici?

  1. Possibilità di usufruire immediatamente dell’ammortamento ordinario
  2. Nessun anticipo
  3. Nessun finanziamento
  4. Mantieni libere le tue linee di credito aziendali
  5. Usufruisci del 10% di bonus investimenti
  6. Utilizzi da subito l’energia pulita del tuo fotovoltaico
  7. Gestisci serenamente il tuo impianto: per tre anni avrai completa assistenza inclusa nella rata senza costi aggiuntivi
  8. Nel prezzo è incluso lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita

Il gruppo Erreci 

Da oltre 30 anni il Gruppo Erreci è attivo nel settore energetico: progettiamo e realizziamo impianti fotovoltaici e siamo fornitori di energia elettrica 100% verde e gas naturale.

Le fonti rinnovabili sono la nostra scelta per crescere come azienda e coinvolgere i nostri clienti in un percorso verso l’ecosostenibilità.

Prenota una consulenza gratuita allo 0331 341963 oppure scrivi una mail a fotovoltaico@erreci.info.

Ti aspettiamo!